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Nel mio ambulatorio faccio il thin prep. il prelievo dal collo dell‘utero che permette di fare il pap test e la ricerca e tipizzazione del papilloma virus.

Sono in possesso di un colposcopio che mi permette di poter valutare, in caso di pap test positivo, eventuali lesioni del collo dell’utero che devono essere sottoposte a biopsia.

In ambito ginecologico questi virus si annidano nel basso tratto genitale e sono pertanto responsabili di lesioni vulvari come i condilomi e lesioni del collo dell'utero che possono evolvere nel corso del tempo anche in neoplasie. Le lesioni possono interessare anche il maschio principalmente nella sfera genitale ma anche in altri distretti corporei.

ll papilloma virus si presenta in diversi genotipi distinti in alto e basso rischio. Quelli ad alto rischio hanno la capacità biologica di integrarsi nel DNA della cellula ospite (cervice uterina o cute dei genitali) e di poter progredire in senso neoplastico. Quelli a basso rischio non si integrano e possono essere attaccati dal sistema immunitario dell’ospite che può quindi risolvere l'infezione senza danno in tempi che variano da organismo a organismo. Si può contrarre con i rapporti sessuali ma esistono molti casi in cui ci può essere stato un contatto attraverso oggetti, asciugamani, ect. Diciamo che l'infezione è molto diffusa e venire in contatto con persone o cose contaminate può essere facile.

Da qualche anno è in corso la vaccinazione per le ragazzine di 12 anni, si sta valutando inoltre l’introduzione del vaccino anche per il maschio. L’uso del condom è imperativo per motivi contraccettivi e per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. Per quanto riguarda l'HPV il condom può fare ben poco visto che esistono zone dei genitali che possono essere infette e non coperte dal preservativo, inoltre il virus ha delle dimensioni molto ridotte per cui riesce a passare anche tra le micro maglie del lattice.

Per quanto riguarda la diagnosi si fanno test molecolari su campioni di materiale biologico prelevato dai genitali con un semplice tampone. Vista l'estrema diffusione dell‘infezione (si calcola che ogni donna sia entrata in contatto con il virus almeno una volta nella vita) e la scarsa trasformazione in patologia è fondamentale non allarmarsi di fronte a un test HPV positivo. Essere "infetti" non vuol dire essere malati.

ll pap test rimane ad oggi l'unico esame in grado di identificare la patologia indotta dall'HPV.

Se il pap test è positivo viene consigliata una colposcopia per una eventuale biopsia nella sede della lesione per poter orientare sulla diagnosi ed eventuale terapia.

Una colposcopia è una visita ginecologica che si avvale di uno strumento che permette di ingrandire la visione del collo dell‘utero e di fare quindi una biopsia in caso di lesioni sospette.

in caso di presenza di lesione: quelle più lievi, che sono in prevalenza, vengono tenute sotto osservazione con controlli a distanza di un anno o sei mesi, le più gravi possono essere trattate con piccoli interventi di asportazione. Quindi, di fronte ad un PAP Test positivo è necessario rimanere sotto controllo.

Sono presente nello studio di Grosseto due volte alla settimana, generalmente il martedi e il giovedi. Due volte al mese, generalmente di mercoledì, ricevo presso lo studio di Albinia. E’ necessario richiedere un appuntamento, per le urgenze normalmente cerchiamo di trovare una soluzione.

Prenatal Karyo e Prenatal Safe

Sono collegata al Laboratorio Genoma per il quale faccio il prelievo di sangue per gli screening prenatali volti all’individuazione delle cromosomopatie come il test Karyo o il prenatal safe.